Il capolavoro di Jurij Naghibin, un classico della letteratura russa
Un classico della letteratura russa in cui la storia presente e quella passata si fondono con un gioco di scambio di piani temporali mosso con maestria. Lo stile è chiaro, eloquente, e conduce il lettore ad un finale intrigante.
Lo scrittore e sceneggiatore Jurij Naghibin, per molto tempo censurato in madrepatria, costruisce una storia coinvolgente in cui solo in tralice si leggono accuse contro la Russia comunista e le sue aberrazioni. Estratto del libro
Arrivarono troppo tardi per prendere il battello. Quel bellissimo battello turistico con le cabine elegantemente arredate, il bar, la sala da proiezione e così rapido che impiegava soltanto una notte per compiere il tragitto da Archangelosk alle isole Solovecki. Fu la loro fiducia nell'aviazione a trarli in inganno.
Quarta di copertina
Viaggio alle isole è il più bel romanzo del grande scrittore sovietico.
Un viaggio di sogno quello alle isole Solovecki? Questo romanzo tratta del sogno che accompagna un viaggio assolutamente insolito.
Sono, forse, protagonisti Egošin, poeta e redattore in una casa editrice dell'odierna Mosca, e Filipp, vescovo metropolita di tutte le Russie, che si scontra, in scene memorabili, con lo zar Ivan IV il Terribile? Sono attori di un viaggio fra l'antico e l'attuale della parola, fra la bizzarria del caso e la semplicità della scrittura. In un apologo tessuto con intelligenza e umiltà. I ritratti di una Russia di questo e di quel tempo si stagliano, qui, precisi e inconfondibili. Il lettore incontra, anzitutto, la poesia della vita.
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