Roger Dadoun, scrittore, filosofo e psicanalista francese, fa un'analisi del percorso artistico di Duchamp. Gli aspetti linguistici, stilistici e estetici, le novità introdotte fin dai primi anni del Novecento, sono qui elaborati meticolosamente. L'inventore dei primi Ready-made e delle prime installazioni viene raccontato attraverso una pratica di interpretazione critica che tiene conto dei cambiamenti epocali avvenuti dopo la morte del maestro e senza il quale, forse, non sarebbero mai stati tali. Di Enzo Nasso, Dadoun esalta anzitutto l'ironia e la portata poetica innovativa delle sue opere, che, in taluni casi, prefigurano un nuovo dadaismo. Estratto del libro
Littérature? Letteratura? Duchamp non smetterà di farne, ricorrendo ai giochi di parole per comporre i titoli, le note, le didascalie e anche le articolazioni delle sue opere e dei suoi Ready-made. Il gioco di parole ha, evidentemente, una funzione ludica. Risponde al principio del piacere. Il piacere si arricchisce di una dimensione di umorismo che è già una viva e preziosa "approssimazione" alla realtà nella sua relazione conflittuale con il soggetto umano. Quest'ultimo, a confronto con il reale, si sforza d'introdurre un divario, una distanza, un certo "gioco", appunto, uno "scarto" – Duchamp è un maestro dello "scarto" in tutte le sue modalità [...]. Ma, imperturbabilmente, nella sua opera il gioco di parole ha una portata ben più ampia e più profonda di quanto non si voglia davvero riconoscere. "Portata", termine ricco, merita qui di essere inteso in tutti i possibili significati: musicale, architettonico, fisico, geometrico, ostetrico.
(Roger Dadoun, Duchamp)
La "pigra ferramenta" alla Duchamp, cimitero di resti, rifiuti, scarti e aggeggi da cui Nasso attinge il suo materiale da lavoro, assomiglia a un laboratorio d'utensileria lasciato in abbandono e si enuncia sotto forma di cataloghi o di elenchi per appassionati di bricolage o ferrivecchi [...].
Da un magma informe di pezzi disparati e accantonati, escono, sorti da montaggi e da saldature-collage di frammenti o di rottami, per effetto di un bricolage nel senso letterale del termine [bris-collage], complessi originali e coerenti, figure con vocazione o valore estetico che entrano, volenti o nolenti, nei circuiti dell'arte.
(Roger Dadoun, Nasso)
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