Il bello della Calabria è nel pianeta Quarta di copertina
"— Buenos días, pa'.
Ma Domenico non risponde; vecchio com'è e un po' sordo, ha il cappello posato sul viso per ripararsi dal sole e dorme della grossa. È disteso in una posizione supina, di riposo, sulla sedia a sdraio, sistemata sul pianerottolo di casa, proprio accanto all'uscio, in vista del mare. Il quale è lì di fronte, a meno di duecento metri di distanza. Sulla spiaggia, tra ciottoli lisci e rena fina, sono tirate in secca numerose barche da pesca, con o senza lampare. Reti raccolte a corona o stese per essere riparate, falanghe, ancorette, cesti, arpioni, cordami arrotolati, remi con o senza stroppi sono disseminati qua e là tra argani e barche. In acqua si dondolano alcuni pescherecci all'ancora. Ogni mattina, da quando è tornato dall'Argentina, il vecchio si alza prima dell'alba per vedere spuntare il sole, che sulla riviera ionica, in Calabria, nasce sul mare (anzi dal mare)".
(Luigi Condemi)
Distrazioni d'amore
La scelta
I due cani
Massimo e minimo
Nostalgia
Delitto d'onore
Ineluttabilità
Vecchia panchina
La morte per la vita
La sedia a sdraio
Settembre
Il parto
Brooklyn
Autunno
Allaro e Amùsa
Grotteria
Rivivere
Murales
Dietro la siepe
Un bicchiere di vino rosso
Nonni figli nipoti
Lungo le rotaie
A mia moglie
Figli maschi e figlie femmine
Verso est
La partenza
La casa
Il vangelo secondo Luca
La mia governante
Rose e spine
La truffa
Prime emozioni d'amore
La virtù
Treno merci
Notte d'estate
Parole
Curriculum vitae
Ricordi calabresi
La bellezza
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