La diplomazia è questione di ascolto e di intendimento

La questione della diplomazia è la questione dell'ascolto e dell'intendimento, è la questione della piega. Come fare in modo che la lingua dei litiganti lasci il posto alla lingua diplomatica, lontana dall'uno contro uno, lontana dalle ideologie, dai totalitarismi, dai muri, lontana da fantasie di padronanza?
Alla pace si giunge quando viene dissipata qualsiasi rappresentazione dell'Altro, pensato come amico o come nemico. L'esigenza della lingua diplomatica tocca ora la nostra vita e si riferisce a ciascun aspetto dell'esperienza: nella società civile, nella famiglia, nelle istituzioni, negli affari, nell'impresa, nella finanza.
In questo laboratorio inconsueto s'incontrano senza clamori, con garbo e discrezione, poeti, imprenditori, economisti, scrittori e artisti dall'Europa, dagli Stati Uniti, dalla Russia, dall'Ucraina, dall'Iran, dalla Cina, e s'imbattono in alcune questioni cruciali: la tolleranza, l'ospitalità, l'impresa libera, la pace, il giornalismo e la scrittura civile, la battaglia, il carcere e l'esilio. Sono uomini e donne venuti da paesi vicini e lontani: tra loro, Rebiya Kadeer, la battagliera leader del popolo oppresso degli uiguri; Viktor Erofeev, lo scrittore che indaga nelle pieghe dell'anima russa; il politologo iraniano in esilio Mehdi Khalaji, studioso di teologia islamica; l'esperto in economia globale e strategia internazionale Vladimir Kvint; il principe Nikita Dmitrevič Lobanov-Rostovskij, con le affascinanti avventure sotto vecchi e nuovi zar. S'intrecciano così storie di vita, aneddoti, racconti e testimonianze. Emergono ragionamenti e proposte. E un'analisi dei pregiudizi più comuni e delle abitudini più radicate.

27 novembre 2009
ANTONELLA SILVESTRINI, Introduzione
RUGGERO GUARINI, La diplomazia e la pace
ALEKSANDR KUŠNER, Diplomazia e poesia
AUGUSTO PONZIO, Emmanuel Lévinas e la pace preventiva
MATJAŽ POTRČ, La convenzione
BACHISIO BANDINU, La pace è sempre in un'ambivalenza
ALESSANDRA TAMBURINI, Al secondo giro
SUSAN PETRILLI, La parola senz'altro e la parola dell'Altro
CRISTINA FRUA DE ANGELI, Preambolo

28 novembre 2009
ARMANDO VERDIGLIONE, Introduzione
NIKITA DMITREVIČ LOBANOV-ROSTOVSKIJ, Quando la corruzione è salutare
VLADIMIR KVINT, Il nuovo mercato globale emergente
MEHDI KHALAJI, Ideologia e petrolio in Iran
ANATOLIJ KRYM, L'Ucraina bussa alle porte dell'Europa
MAKSIM ZAMŠEV, “La congiura degli idioti” di Armando Verdiglione
BRANKO CVETKOSKI, Diplomazia e pace nei Balcani (con intervento di Ljudmila Semiletenko)
SERGEJ FILATOV, Che cosa accede in Russia? Qual è il cammino per lo sviluppo del paese? (con intervento di Vladimir Bojarinov)
ELENA NEVZGLJADOVA, Diplomazia e pace
AHMAD RAFAT, Il linguaggio della comunicazione diplomatica
VIKTOR EROFEEV, La diplomazia della Russia riflette ciò che accade al suo interno (con interventi di Armando Verdiglione,Vladimir Kvint, Nikita Dmitrevič Lobanov-Rostovskij, Ruggero GUARINI, ELISABETTA COSTA, Boris Nemtsov)
REBIYA KADEER, Gli uiguri, popolo dell'Asia centrale
ALESSANDRO ATTI, Del dogma e della diplomazia (con intervento di Nikita Dmitrevič Lobanov-Rostovskij)

29 novembre 2009
ARMANDO VERDIGLIONE, Introduzione (con intervento di Nikita Dmitrevič Lobanov-Rostovskij)
NIKOLAI PETEV, Il faro, il suo guardiano e il vento
ANTON DONČEV, Gli dèi mal sopportano i diplomatici
LJUBOMIR LEVČEV, Non muri ma ponti
RAJNA VASILEVA, I diplomatici bulgari passano per “yes people”
UWE HENRIK PETERS, L'influenza della psichiatria sulla diplomazia (con inteventi di Mehdi Khalaji, Ahmad Rafat, Viktor Erofeev, Elisabetta Costa, Dora Boneva)
SERGIO DALLA VAL, La piega della battaglia senza nemico
SERGIO CASSANDRELLI, Diplomazia di pace
CARLOS CARRALERO, Una pace che promette il dominio del male
RUGGERO CHINAGLIA, Il diplomatico
CARLO MARCHETTI, Il patto per la riuscita
ANTONELLA SILVESTRINI, La speranza
ÉVELINE SAUTAUX, Quando la regola prende il posto della legge (con interventi di Ruggero Guarini, Bachisio Bandinu, Augusto Ponzio)