Scrittore e poeta nato a Catanzaro nel 1939, Gregorio Scalise ha vissuto a Bologna, insegnando all’Accademia d’Arte. È scomparso nel maggio 2020.
Ha esordito negli anni sessanta con un paio di tavole pubblicate in ambito sperimentale nelle edizioni Geiger di Adriano Spatola: A capo (1968) e L’erba al suo erbario (1969). Una sua apparizione decisiva è del 1975, quando assume una posizione di netto rilievo nell’antologia Il pubblico della poesia, curata da A. Berardinelli e F. Cordelli con l’inserimento del suo poemetto I segni, poi ripreso nel volume La resistenza dell’aria (1982). Pubblica varie raccolte di versi, opere narrative e teatrali. Partecipa alla vita letteraria e civile di Bologna, con un inconfondibile tratto ironico. L'ultimo volume pubblicato è del 2018, i racconti della raccolta Un silenzio popolato. No stories (Minerva).
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