Contributi di: Alain-Gérard Slama, Alberto Artioli, Aldo Gerbino, Alekseij Lazykin, Alessandra Tamburini, Alessandro Atti, Anacleto Verrecchia, Angelo Lippo, Anna Gloria Mariano, Anna Spadafora, Annalisa Saccà, Anton Dončev, Antonella Silvestrini, Antonio Saccà, Armando Verdiglione, Augusto Ponzio, Bachisio Bandinu, Boris Kurakin, Carlo Alberto Sitta, Carlo Marchetti, Carlo Sini, Clara Ferreira Alves, Cristina Frua De Angeli, Dora Boneva, Efrem Zver'kov, Elio Giunta, Elisabetta Costa, Emilio Fontela, Emilio Mello, Ennio Cavalli, Evgenij Kiselëv, Ferdinando Ambrosino, Ferdinando Cionti, Francesco Amato, Francesco Saba Sardi, François Keller, Gennadij Uranov, Genrich Borovik, Georgij Gačev, Giancarlo Mengoli, Giorgio Antonucci, Giorgio Bosco, Giuliano Pisani, Gregorio Scalise, Guglielmo Rinaldini, Irène Zaiontchec, Irina Chakamada, Irina Prochorova, Israël Eliraz, Jean-Marc Philippe, José Rebelo, Joseph Berke, Jurij Rubinskij, Konstantin Skrjabin, Leonid Vilenčik, Ljubomir Levčev, Ljubov' Širšova (Sirsova), Lorenzo Jurina, Luciano Ponzio, Lucien Sfez, Luigi Condemi di Fragastò, Marco Maiocchi, Maria Antonietta Viero, Mariella Borraccino, Masaomi Unagami, Matja Potrč, Millo Borghini, Nadine Shenkar, Nicola Gerardo Marchese, Nikolai Petev, Nikolaj Uskov, Otto Hieronymi, Paolo Pontiggia, Poel' Karp, Rajna Vasileva, Riccardo Caldura, Roberto Busa S.J., Roberto Cecchi, Roberto Cestari, Roberto Formigoni, Roberto Panichi, Roberto Ruozi, Ruggero Chinaglia, Salvatore D'Addario, Sam Mhlongo, Sandro Trotti, Saverio Ungheri, Sergej Filatov, Sergio Dalla Val, Simon Mol, Stefania Persico, Uwe Henrik Peters, Viktor Erofeev, Vittorio Mathieu, Vladimir Perejaslavec
Estratto del libro
In ebraico, la parola "modernità" si dice itkadmut, dalla radice kedem. Quindi la traduzione letterale sarebbe: andare avanti verso l'originario. Un paradosso meraviglioso, perché per andare avanti ci si deve attaccare all'originario: kedem è un presente esigente.
La modernità, dunque, non sarà mai una struttura ideologica fissa, quindi morta, ma sarà la risposta che ciascuno di noi troverà nel suo dispositivo di viaggio.
Abramo quando ha il coraggio di sbarazzarsi della civiltà mesopotamica, della modernità dei suoi armamenti, della sua arte grandiosa, dei suoi idoli, ascolta la sua voce interiore che gli dice: Lekh-lekha mi aerzeha el eretz asher ani ereha, va' per te, verso te, da questa terra verso una terra che tu vedrai. Ma non c'è nessun indirizzo, nessuna spiegazione per trovarla, quella terra nuova.
Abramo quindi capisce che il viaggio è l'indirizzo, che il viaggio è quella terra stessa. Sono gli incontri, le stelle, il silenzio, la gioia, la separazione. Va', parti dentro di te per quell'esperienza interiore unica che nessuno potrebbe fare per te. Solitudine, anche, e rinuncia a tutte le forme di pensiero passate. Liberazione dai cliché, dalle abitudini. Ingresso nel dubbio, nell'interrogazione, nella questione infinita. Vivere senza risposte, senza certezze, senza àncora.
(Dall'intervento di Nadine Shenkar)
Quarta di copertina
La festa della parola è festa della scrittura dell'esperienza. Esperienza originaria. Senza l'idea di ritorno. Scrittura del viaggio intellettuale, mai circolare. E la memoria — ricerca e impresa — si capitalizza, si qualifica, si valorizza.
La modernità è il modo della parola. Modo della logica. Modo del viaggio. Modo della scrittura. E la città moderna è la città dell'ospite, la città con la sua politica del tempo nella sua eternità e nel suo infinito. E si cifra secondo l'aritmetica.
(Armando Verdiglione)
22 giugno 2006
ARMANDO VERDIGLIONE, Per incominciare
NADINE SHENKAR, La modernità, parola antica
LJUBOMIR LEVIČEV, Immortalità, un problema di memoria
ARMANDO VERDIGLIONE, Intervento
KONSTANTIN SKRJABIN, Approccio umanistico alle scoperte tecnologiche
ARMANDO VERDIGLIONE, SAVERIO UNGHERI E ANACLETO VERRECCHIA, Interventi
ROBERTO BUSA S.J., L'intuizione di san Tommaso
ARMANDO VERDIGLIONE, Intervento
ROBERTO CECCHI, Il passato è da conservare integro
ALBERTO ARTIOLI, Rinascimento e modernità
ARMANDO VERDIGLIONE, VIKTOR EROFEEV, SERGEJ FILATOV, Interventi
JURIJ RUBINSKIJ, Che cos'è la modernità?
IRINA PROCHOROVA, Necessità di una rivista letteraria
IRÈNE ZAÏONTECHEC, Intervento
DORA BONEVA, Le tombe della Tracia antica
LIUBOV' ŠIRŠOVA, La cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca
EFREM ZVER'KOV E VLADIMIR PEREJASLAVEC, Interventi
ALEKSEJ LAZYKIN, I pittori russi sono legati all'Italia
23 giugno 2006
ARMANDO VERDIGLIONE E KONSTANTIN SKRJABIN, Interventi
ANTON DONČEV, Senza lettori, la letteratura non esiste
RAJNA VASILEVA E ARMANDO VERDIGLIONE, Interventi
Annalisa Saccà ANNALISA SACCÀ, Per un progetto di modernità
ARMANDO VERDIGLIONE, Intervento
RICCARDO CALDURA, L'accezione performativa del lógos
ARMANDO VERDIGLIONE, Intervento
ENNIO CAVALLI, L'investigatore di "cose poetiche"
ISRAËL ELIRAZ, Itaca non è lontanissima da qui
FRANCESCO SABA SARDI, La modernità e il suo doppio
BACHISIO BANDINU, Ego isto in domo
ARMANDO VERDIGLIONE, Intervento
VIKTOR EROFEEV, Il senso europeo della vita
ARMANDO VERDIGLIONE, Intervento
GEORGIJ GAČEV, La globalizzazione e le culture nazionali
FERDINANDO CIONTI, Modernità e marchio
ARMANDO VERDIGLIONE, Intervento
JOSÉ REBELO, Le immagini riprese al cellulare
MARCO MAIOCCHI, Il sapere del bambino dogon
ARMANDO VERDIGLIONE, Intervento
ALDO GERBINO, Il pensiero biologico
ARMANDO VERDIGLIONE, FERDINANDO AMBROSINO, GENNADIJ URANOV, SAVERIO UNGHERI E UNAGAMI MASAOMI, Interventi
ANTONIO SACCÀ, Ho impugnato il telefono per chiamarti
EMILIO FONTELA, L'impresa nella modernità
ANGELO LIPPO, Carta d'identità
24 giugno 2006
ARMANDO VERDIGLIONE, Intervento
NIKOLAJ USKOV, Le sfide del nostro tempo
IRINA CHEKAMADA, La Russia e la democrazia
CARLO SINI, Agostino, il primo uomo non antico
VITTORIO MATHIEU, Intervento
LUCIEN SFEZ, L'ideologia della postmodernità
NICOLA GERARDO MARCHESE, Il teorema di Pitagora come strumento di vita
NIKOLAJ PETEV, Scrivere una lettera a Einstein per sapere se esiste
CARLO ALBERTO SITTA, Il Museo degli astri
ARMANDO VERDIGLIONE, Intervento
GIORGIO ANTONUCCI, La mia battaglia
PAOLO PONTIGGIA, La fame di energia
LUIGI CONDEMI DI FRAGASTÒ, I giudici e la cultura nella mia esperienza
FRANCESCO AMATO, Suum cuique tribuere
GIANCARLO MENGOLI, Il viaggio compulsivo
ROBERTO FORMIGONI, Le energie creative della Lombardia
ELIA ROBERTO CESTARI, Perché non accada. I pericoli del fenomeno Adhd
ARMANDO VERDIGLIONE, Intervento
EVGENIJ KISELËV, La Russia incompresa
ALAIN-GÉRARD SLAMA, I valori della riflessione classica
ARMANDO VERDIGLIONE, Intervento
ROBERTO RUOZI, Il valore dell'impresa
ANNALISA SACCÀ E ARMANDO VERDIGLIONE, Interventi
POEL' KARP, Le origini della desemantizzazione
Vittorio Mathieu VITTORIO MATHIEU, Riappropriarsi delle tecniche, non deferirle alle macchine
UWE PETERS, La psichiatria starebbe scomparendo?
ARMANDO VERDIGLIONE, Intervento
Lorenzo Jurina LORENZO JURINA, Nuovo e antico possono coesistere nell'edificio
EMILIO MELLO, ARMANDO VERDIGLIONE E MILLO BORGHINI, Interventi
JOSEPH BERKE, Malvagità e modernità
ARMANDO VERDIGLIONE E SALVATORE D'ADDARIO, Interventi
JEAN-MARC PHILIPPE, Un progetto del XXI secolo
CRISTINA FRUA DE ANGELI, La carta della modernità
GREGORIO SCALISE, Poesia e modernità
25 giugno 2006
SIMON MOL, Il mito della modernità
ROBERTO PANICHI, La modernità nel restauro
ARMANDO VERDIGLIONE, Intervento
Giuliano Pisani GIULIANO PISANI, Il miracolo della Cappella degli Scrovegni di Giotto
SAM MHLONGO, Una minaccia per la libertà accademica e politica in Sudafrica
ELIO GIUNTA, Più modernità e meno contemporaneità
SANDRO TROTTI, L'arte nasce ogni volta che nasce un pittore
BACHISIO BANDINU, L'arrivo della modernità in Barbagia
GENRICH BOROVIK, Totalitarismo televisivo
EMILIO FONTELA, La memoria del bello
ARMANDO VERDIGLIONE, Intervento
LEONID VILENČIK, Conoscenza razionale e percezione emotiva
OTTO HIERONYMI, Per una pace perpetua secondo Kant
ANTONELLA SILVESTRINI, La donna, la mano, la novella. Antonello da Messina e Sofonisba Anguissola
CLARA FERREIRA ALVES, Sono stata corrispondente di guerra
MATJAŽ POTRČ, Confini nell'arte
AUGUSTO PONZIO, Fuori luogo: la modernità, il soggetto, l'Altro
GENNADIJ URANOV, La globalizzazione vista da uno storico russo
SERGEJ FILATOV, Storia delle riforme in Russia
GIORGIO BOSCO, La modernità e il diritto
ALESSANDRO ATTI, La meditazione schizofrenica
BORIS KURAKIN, Essere moderni è essere tolleranti
JURIJ RUBINSKIJ, Intervento
LUCIANO PONZIO, La scrittura senza fissa dimora
ARMANDO VERDIGLIONE, GUGLIELMO RINALDINI E STEFANIA PERSICO, Interventi
ANNA SPADAFORA, La lingua della modernità
ANTON DONČEV, L'ombra dei roveri
MARIELLA BORRACCINO, Intervento
SERGIO DALLA VAL, Cifratica della modernità
ALESSANDRA TAMBURINI, Un libro da comprare
LJUBOMIR LEVIČEV, Intervento
CARLO MARCHETTI, La modernità, la medicina scientifica e la lezione della scienza della parola
ELISABETTA COSTA, Intervento
MARIA ANTONIETTA VIERO, Un caso di modernità
RUGGERO CHINAGLIA, La scienza della modernità
FRANÇOIS KELLER, La pace della città planetaria
ANNA GLORIA MARIANO, La donna e la città del secondo rinascimento
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