Estratto del libro
Ogni essere vivente s'inscrive doppiamente nella durata, insieme ripetizione e degradazione, ricominciare e scorrere.
[...] Ciascun popolo, con la memoria delle grandi date della sua storia, dell'apogeo e dello sfacelo delle sue dinastie, vive la minaccia di un declino e la speranza di una potenza.
Non c'è società senza una certa percezione comune di queste due forme di tempo. Ogni vita sociale esige un minimo sincronismo, una regolazione comune delle occupazioni, del lavoro e delle feste, delle distruzioni e delle rinascite che consentano di fare insieme quello che deve essere fatto, ovvero riunirsi per comunicare in un luogo e in una data noti a tutti.
La funzione prima di un potere è dunque quella di dare un senso ai multipli del tempo del mondo, di nominarli e organizzare la vita collettiva in relazione al loro scorrere e ricorrere, di dare l'ordine di fare o di non fare.
Questo punto è essenziale: senza un enunciato delle date e una cognizione – almeno da parte di alcuni – delle ragioni della loro successione e del loro ritorno, non è possibile né un lavoro né una vita sociale. Nominare il tempo e dare senso alle sue diverse date costituisce quindi un'esigenza assoluta della sopravvivenza di ogni gruppo sociale.
Appare allora una relazione, inattesa, tra tempo e violenza: siccome ogni gruppo deve saper preservarsi da una violenza isolata, anarchica, imprevedibile, che rischia d'infierire permanentemente, ogni ordine sociale per durare deve saper limitare i periodi e le date in cui questa violenza può esercitarsi.
Quarta di copertina
Prima ambizione di questo libro è raccontare la storia di un oggetto quotidiano, delle sue tecniche, delle sue forme, dei suoi usi. Vorrei che qui si trovasse anzitutto una meticolosa storia degli strumenti di misura del tempo, dal primo gnomone ai più strani oggetti del giorno d'oggi. E anche una storia dei teorici, degli inventori, dei fabbricanti. E ancora oltre, le storie degli usi che ne hanno fatto gli uomini, usi innocenti o perversi, uso quotidiano o smisurato.
Una storia? Diciamo le storie. E infatti le forme del tempo s'ingarbugliano in complessi arabeschi, in raffinate interferenze. Tanti racconti del passato diventano così possibili e s'intersecano, e ancora resta aperto più di un avvenire...
A ogni grande svolta della storia del potere cambia la misura del tempo, segnale annunciatore. Lo gnomone, la clessidra, l'orologio astronomico, l'orologio da tasca, il cronometro da marina e il marcatempo della fabbrica svelano alcune di queste grandi fratture. E anche oggi il nostro avvenire, le sue ricchezze e le sue rovine, le sue speranze e i suoi incubi sono inseparabili dall'uso che faremo del tempo, e cioè dall'uso che faremo di noi stessi.
Storie del tempo, dunque. Storie di penitenza e di festa, di sacrificio e di carnevale, di violenza e di sorriso. Possano contribuire a far sì che in ognuno spunti l'alba di un tempo di vita, di tolleranza e di libertà.
(Jacques Attali)
Capitolo primo
L'acqua e il quadrante
I. IL TEMPO DEGLI DEI
– Il ritmo del sacro
– L'impero del Tempo
– Kronos e Chronos
–Tempo, violenza, potere
II. IL CALENDARIO DEL SACRO
– L'ombra e l'acqua
– La Casa del calendario
– Ostracismo e calende
III. ACQUA E QUADRANTE
– Quadrante e profumo
– Conventi e clessidre
IV. BATTILORA E TORRE MUNICIPALE
Capitolo secondo
Peso e foliot
I. IL TEMPO DEI CORPI
– Peso e foliot
– I meccanismi del tempo
– Orologiai e astronomi
– Orologi e cuori
– Il Tempo dei corpi
II. CARNEVALE E FIERE
– Tempo rurale e tempo urbano
– Campane di polizia
– Feste di polizia
III. MOLLA E CRONOMETRO
– Molla e pendolo
– L'orologio e l'uomo‑macchina
– Il cronometro sull'oceano
Capitolo terzo
La molla e l'àncora
I. LE MACCHINE DEL TEMPO
– Àncora e macchina utensile
– La precisione in serie
II. IL TEMPO DELLE MACCHINE
– Il tempo è denaro
– Guadagnare tempo
– Marcatempo, portiere e catena
III.VIVERE A ORA
– Il tempo per tutti
– Il tempo per ognuno
Capitolo quarto
Quarzo e codice
I. TEMPO DI CRISI
– Le ultime macchine del Tempo
– Tempo perso, tempo vissuto
II. OROLOGIO DI VITA, OROLOGIO DI MORTE
– Tempo proprio e Tempo universale
– Ingombro del tempo e orologio al quarzo -
– Calendari elettronici
III. "HO VIGILATO SU DI ESSI"
– "Nulla di nuovo sotto il sole"
– "Il nuovo sta sopra"
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