Nove racconti che racchiudono l'esperienza di una vita
Nove racconti che si integrano in un unico romanzo sulla vita, nove narrazioni in cui l'elemento autobiografico sfuma e diviene letteratura. Qui troviamo figure indimenticabili, mitiche, come Vitka la fanciulla dell’eco, il nonno e la bicicletta, i meravigliosi parchi di Mosca, le insegnanti di lingue straniere e Nina, il primo amore; figure che appartengono all’infanzia e alla giovinezza di ciascuno. Estratto del libro
Gli Stagni puri... Per altri sono semplicemente una strada, un viale, uno stagno, ma per me sono un magnifico punto d'incontro dove è trascorsa la mia infanzia, la più gioiosa e la più triste allo stesso tempo, perché la tristezza dell'infanzia è essa stessa meravigliosa.
Quarta di copertina
Questi racconti costruiscono una vita quasi più che un romanzo. L'apparenza autobiografica si dilegua in una trasposizione filmica. Questa scrittura procede da un varco spalancato nell'impossibile quotidiano.
Scrittore rinascimentale, Naghibin scrive un testo passando fra sceneggiature, affreschi, polifonie, note e trovate di regia, squarci di teatro e di storia.
Gli Stagni puri trattano dell'originario della narrazione, di ciò che per nulla si può riportare alle teocrazie.
Censurato per vent'anni, dissidente non polemico, ha scritto libri che ormai vengono tradotti in moltissime lingue. nell'ultimo periodo si reca frequentemente nell'Europa occidentale (in particolare in Italia), in America e in Giappone. È anche regista di teatro e di cinema, e ultimamente ha scritto un saggio sui musicisti. A lui fanno riferimento scrittori, dissidenti e no, giovani poeti, artisti noti.
Promotore e testimone di una scrittura nascente e rinascente, con Spirali ha già pubblicato il romanzo Pazienza (1984) e sta per pubblicare il suo prossimo libro.
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