L'incontro e lo scontro tra due persone e tra due culture, narrati da uno dei più grandi scrittori del Novecento
Lupo, vedovo di mezza età, geloso del proprio privato fino all'ossessione, cerca una donna che possa occuparsi della casa senza disturbarlo. Si presenta Sisina, profuga istriana, che riuscirà, a poco a poco, a stravolgere le sue abitudini.
L'addomesticamento di un burbero o la ritirata di chi difende il proprio egoistico isolamento? Forse l'instaurazione della sessualità senza più la sostanza del luogo comune.
Definito dalla critica uno dei più grandi scrittori italiani del '900, Mattioni coinvolge il lettore in una storia di sentimento con la sobrietà che caratterizza la sua penna. Estratto del libro
Il letto era rimasto come Alda lo aveva lasciato, con la piccola conca nel materasso sul quale per tanti anni si era posata e rigirata. Lupo non aveva toccato niente di quello che poteva ricordargli la sua presenza fisica. Aveva solo distanziato di qualche centimetro i due letti per non finire, nel sonno, con le gambe nel suo, alla ricerca di un contatto rassicurante secondo l'abitudine. Ora, a differenza di prima, di quando le era accanto, la trovava spesso nel sogno. E non in incontri cui si potessero attribuire particolari significati, ma nelle scene consuete della loro convivenza, senza quasi scambi di parole, ridotte a gesti, lei nello sfaccendare per quella sua mania di volere tutto in ordine, nella massima pulizia, e se stesso a proprio agio in poltrona, con i suoi giornali e a ascoltare alla radio i notiziari trasmessi da tutte le stazioni. Tanto che la mattina, al risveglio, non aveva alcun bisogno di cercare di ricordarseli e, come se Alda fosse ancora di là, benché non ci fosse più, uscendo per andare in ufficio alzava la voce per salutarla.
Quarta di copertina
Lupo è un funzionario riservato, scrupoloso, impeccabile. Fino al giorno in cui le sue collaudatissime abitudini vengono messe alla prova. E alla porta si presenta la donna richiesta all'agenzia: è Sisina, una profuga istriana che ha abbandonato il suo paese lasciando tutto "dall'altra parte".
Da questo momento, Lupo è costretto, suo malgrado, a rinascere: lungo impercettibili catastrofi in quell'affresco di quotidianità che ritroviamo simile in ogni angolo, fino ai confini, del nostro paese.
Questo romanzo è la narrazione – particolarissima – di un mito della famiglia che egli stesso credeva d'ignorare.
Sisina e il Lupo s'incontrano in questa parabola linguistica. L'uno non appartiene all'altra, la loro lingua è differente. E Lupo, straniero in casa propria, grazie alla profuga Sisina è ciascun giorno messo in discussione a proposito di tolleranza e di accoglimento. Ma sempre nel tranquillo silenzio della sua casa...
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