Estratto del libro
Non pensavo che fare il senatore fosse un lavoro così intenso. L'anno scorso intitolai il mio libro Lavorare non stanca. Fare il senatore, invece sì. Discussioni in commissione, pigiare i pulsanti per mille emendamenti, neanche il tempo di andare in bagno. Eppure sto imparando molto. La mia visione dell'economia e della finanza, nella luce della politica, vorrei dire che si è fatta più larga, forse più umanistica. Ma non desidero adoperare parole grosse. So che il rigore deve coniugarsi alla considerazione dei deboli. Credo sia questo il senso della formula "economia sociale di mercato" fatta propria da Silvio Berlusconi. Un liberismo temperato, un mercato morale: insomma un sistema liberale dove la società, senza il giogo dello Stato, prova a essere buona.
Quarta di copertina
Da tanti anni sono amico di Giampiero Cantoni, anzi del Senatore Professor Giampiero Cantoni. È un uomo di classe e di qualità, un professore molto preciso e colto, un economista di rango. E non certo uno di quegli economisti soltanto teorici, tutti casa e istituto universitario. Come accadeva a certi grandi maestri della scuola classica dell'economia, Cantoni è imprenditore, è stato banchiere ed è oggi un politico. L'economia, vista attraverso la sua lente (sin dalle primissime collaborazioni al "Giornale") è sempre stata frutto di questa polifonia. L'analisi e la critica della politica economica e dell'economia teorica e pratica fatta da Cantoni sono il risultato di una profonda conoscenza scientifica e di un' esperienza quotidiana sul campo. Da qui i commenti chiari a tutti, comprensibili e molto incisivi.
Quando, nell'ottobre del 2000, sono diventato direttore di "Panorama" ho subito chiesto a Cantoni di collaborare con una sua opinione settimanale. Il titolone lo ha scelto lui: Contromano. Andare contromano è difficile e pericoloso. Ma Cantoni, con grande soddisfazione dei lettori di "Panorama", ci riesce perfettamente. Molti scritti raccolti in questo volume vengono da "Panorama". Ne sono orgoglioso e sono grato a Giampiero Cantoni.
(Carlo Rossella)
Prefazione di Carlo Rossella
Nota di lettura
Euro, a naso turato. Su quale moneta scommettere?
W la rete. Stradale. Grandi opere, burocrazia e Mani pulite
Capitalismo roulette. Occhio agli eccessi dei mercati
Se frena l'America. Sono giustificati i timori di recessione?
Bufale sul lavoro. Quando l'economia diventa propaganda
Tornano le cicale. Ma attenti: d'inverno muoiono
Davos poco Alegre. Manca un capitalismo dal volto umano
I tagli di Bush e la cipria di Visco. Gli Usa riducono le tasse con effetto retroattivo. E l'Italia si accontenta dei bonus
Esami e bugie. L'Europa ci promuove, ma non basta
Burocrazia, oh cara! AI sistema Italia costa sessantamila miliardi
Vita senza qualità. Come migliorarla a Roma e Milano
Benzina ingessata. Così i piccoli interessi gonfiano i prezzi
Ma non parliamo di "bolla". I big della finanza hanno esagerato. Ora è tempo di sanzioni
Sindrome giapponese. Perché la crisi può attraversare il globo
Pane amaro. Perché i migliori se ne vanno
Euro, ritoccare i tassi non basta. Il compito dell'Europa: ridare fiducia ai consumatori e alle imprese
L'Italia è come Ronaldo, ma l'allenatore non lo fa segnare. Un parallelo tra il sistema-Paese e il mondo del calcio
I gatti di marmo dell'euro. Presa in contropiede da Greenspan, l'Europa dimostra il suo immobilismo. Almeno da noi si vota
La cipria non crea benessere. L'ottimismo non copre l'inflazione e il blocco dello sviluppo. Causati dalle scelte del Centrosinistra
Schiavi delle banche, quotatevi! Perché bisogna aprire la Borsa alle piccole imprese
E ora ricordatevi dei poveri. In Italia sono 7,5 milioni. A fronte di 25 milioni di telefonini
L'europardo. La moneta Ue e la lezione del Gattopardo
Elogio della globalizzazione. La civiltà si regge sul commercio. L'importante è che si mantenga "umanista"
Lavorare tutti, ma lavorare di più. È urgente innalzare a 65 anni l'età pensionabile. Anche per creare occupazione
Cari economisti, ricordatevi di Weimar. La paura dei tedeschi di abbandonare il marco può minare l'integrazione europea
Sgobba tu, papà, io preferisco vendere. Sempre più discendenti cedono le imprese dei padri. Come evitarlo? Forse la borsa...
Per favore, liberateci dai cantieri. l lavori stradali mal gestiti costano ai cittadini più che allo Stato
Meglio il G8 che niente. Il mondo ha bisogno di regole, ma i contestatori non le vogliono
Regaliamo un sogno ai tedeschi. All'Europa occorre una Germania forte. E l'Italia può aiutarla
Perché il ticket fa bene ai poveri. Riducendo gli sprechi si creano risorse per una vera sanità sociale
Gli uomini non sono dati di bilancio. La vera sfida dei governi ora è far crescere chi crea le ricchezze
Chi è il vero nemico del G8. Il caso Edf insegna: sono le grandi imprese i padroni del mondo
Contro la povertà aiutiamo il non profit. L'emarginazione non si combatte incentivando solo lo sviluppo economico
La leggenda del santo pensionato. Sulla necessità di riformare presto la previdenza per evitare una guerra civile tra le generazioni
Trombe d'aria e tromboni. La lezione della Brianza: come riparare un disastro in tempi record
Falsi teoremi sul falso in bilancio. I trucchetti nei conti delle società e i sospetti di corruzione
Da Svendopoli a lnvestopoli. Perché è positiva l'idea di Tremanti sulle vendite degli immobili
Perché siamo troppo pochi a lavorare. Part-time e flessibilità scarseggiano: solo il 53% degli italiani ha un impiego
Ministri tecnici super partes? Non esistono. Chi dice di ragionare in base al puro dato scientifico mente: dietro ogni scelta asettica ci sono valori e idee politiche e morali
Riscopriamo la lezione di Keynes. Anche in una guerra si creano buchi che poi vanno riempiti, come diceva l'economista
Far del bene conviene. Perché questa Finanziaria è più generosa con i poveri che con le aziende
Ci mancava solo l'europessimismo. Sul futuro dell'economia pesa anche il "changeover": una grande occasione per l'Europa
La globalizzazione diventa adulta. Dopo l'attentato si arriverà a una sorta di governo mondiale dell'economia
Mettiamoci l'elmetto e facciamo le riforme. La guerra non è l'alibi per rinviare gli interventi sull'economia, semmai il contrario
Contro il caos, difendiamo ciò che ci è caro. Il rischio peggiore è che nel Paese si diffonda la sfiducia. Ed è quello che sta accadendo
Come evitare una guerra in famiglia al tempo di Bin Laden. Perché la riforma delle pensioni è urgente, proprio adesso che il mondo è in conflitto
Come evitare lo scontro di civiltà. Tra Hungtington e Fukuyama una strada per una globalizzazione realistica e un po' epicurea
Il patriottismo dell'euro contro il nazionalismo delle monete vecchie. Parte la nuova valuta, mentre impazzano i protagonismi degli Stati. Meno male che c'è almeno lei...
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