Estratto del libro
La libertà naturale universale
Finora, nello studio dei comportamenti intellettuali e pratici degli uomini, e nel capire come e con quale origine sia stata costruita l'autonomia che dà loro la vita e la libertà – autonomia e vita di cui hanno bisogno per esprimersi e operare - non si è tenuto conto, anche da parte dei più attenti e scrupolosi, di un fatto, più essenziale di ogni altro: noi tutti, esseri viventi, uomini compresi, abbiamo per comune grande madre primordiale proprio quella natura apparentemente inanimata, ma nell'intimo perpetuamente attiva, dal cui grembo siamo sorti; e lungo le nostre singole vite siamo costituiti, supportati, alimentati dalle stesse strutture e dagli stessi elementi (ossigeno, idrogeno, calcio, ferro, potassio, sodio, fosforo, ecc.), di cui è costituita e supportata nella sua molteplice infinita estensione la stessa natura.
È evidente che per arrivare a comprendere nella loro effettiva composita realtà 1'essere e l'agire dei viventi, specie degli uomini, e la loro corrispondente libertà, dobbiamo prestare uno sguardo attento alle origini, ai componenti, ai comportamenti del mondo della natura; non per rilevare proprietà e caratteristiche dei singoli corpi e delle masse così costituiti, di cui da tempo si stanno occupando le scienze, ma per constatare quanto in essi sia uguale, affine, connesso con il mondo degli esseri viventi, con apporti e influenza reciproci.
Dell'altra parte di questa ricerca – caratteristica del mio indirizzo di pensiero, che vede l'avanzamento davvero concreto e innovatore nel superare il millenario diaframma tra materia e spirito, tra senso e intelletto, tra scienza e filosofia, diaframma del tutto incongruo e artificioso, perché inesistente in natura – mi sono già occupato in altri scritti. E ho dato una più recente applicazione a prova della sua validità nel libro La conoscenza, dove ho portato a soluzione, o a intendere in modo più chiaro e meglio definito, problemi ancora non risolti, o risolti in modo troppo imperfetto, riguardanti quella attività.
Qui riporterò, in modo succinto e coordinato, i risultati delle ricerche da me compiute in questo campo, nei limiti in cui giovano allo svolgimento specifico del libro [...].
Quarta di copertina
Questo libro nasce dalla necessità culturale e pratica di reagire all'uso ormai corrente, disinvolto e spregiudicato del termine "libertà" in significati talmente divergenti e contrapposti da produrre i più strani e contraddittori equivoci, deleteri specialmente in campo politico. Esso è tra le cause del disorientamento delle idee e delle azioni che sta rendendo tanto instabile e affannosa l'esistenza.
Tra l'altro, non si è ancora compreso, e sono mancati i modi di farlo capire, che la libertà non è una delle tante ideologie politiche che si contendono spazio e seguito (comunista, socialista, di terza via, religiosa, centrista, dirigista, capitalistica, autoritaria, assolutista, libertaria, anarchica), ciascuna delle quali può essere o non essere, apportare o meno migliorie momentanee e unilaterali o danni estesi e molteplici, che si verificano ogni volta che alcune emergono insieme, o quando una emerge su tutte.
La libertà è componente intrinseca e indissolubile dell'esistenza, essa esiste e opera con l'esistenza e la vita, anche se noi la ignoriamo, la trascuriamo o la contrastiamo. Solo che, in questi casi purtroppo diffusi, la libertà opera indipendentemente da noi e contro di noi, senza farci partecipi dei suoi più ricchi apporti vitali, ridotta a essere utilizzata in modo erroneo e contraddittorio, secondo capricci, velleità, menzogne, sopraffazioni e violenze che ben conosciamo.
Lo scopo di questo libro è analizzare e definire meglio la libertà nel suo essere e nel suo agire più evoluti e razionali, per mettere ciascuno in grado, non solo di utilizzarla, ma di esprimerla con il pensiero, i comportamenti, l'esempio, in ogni azione; e di perfezionarne l'acquisizione mediante ulteriori affinamenti e ampliamenti conoscitivi, per renderla uno strumento critico più efficace nei confronti di concezioni e usi scorretti o mancati e per estenderne l'assunzione nella gestione e nell'amministrazione della cosa pubblica e della nostra vita individuale.
(Fausto Tapergi, 24 settembre 2000)
Avvertenza
I. La libertà dalla fine del Settecento ai giorni nostri
-Nel Settecento il primo risorgere delle libertà
-L'Ottocento, il secolo della libertà
-La posizione minoritaria della libertà nell'Ottocento
-L'imborghesimento della libertà
-La libertà economica nell'Ottocento
-Le influenze e le resistenze religiose
-L'avvento del socialismo
-La Belle Époque: ravvivamento e declino della libertà
-Il parziale crollo della libertà
-Lo smarrimento del dopoguerra
-L'equilibrio del terrore
-Materializzazione e subordine della cultura e della libertà
-Per il risorgere e il predominio della libertà
II. La libertà naturale
-La libertà naturale universale
-La libertà naturale esistenziale
-La libertà naturale vitale
-L'intelligenza naturale
-La formazione degli esseri viventi
-La libertà naturale vitale e le sue menomazioni e alterazioni
III. I maggiori principi di libertà apparsi nella storia
-Il libero arbitrio e i suoi correttivi
-Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te
-La libertà di ciascuno finisce dove comincia quella degli altri
-La libertà come norma morale
-La società aperta
IV. La libertà vitale umana quale coincidenza del diritto con il dovere
-La libertà vitale, diritto naturale inalienabile
-La casistica delle" tre emme" e l'effettiva attuazione della libertà
-La libertà come costante corrispondenza tra diritto e dovere
-La corrispondenza tra attrazione-repulsione e diritto-dovere
V. La concordanza diritto-dovere nelle più consuete situazioni della vita
-I diritti e i doveri nelle famiglie
-Nelle famiglie di fatto
-Nelle coppie omosessuali
-Nelle scuole
-Nella ricerca di lavoro
-Nella scelta tra uomini e donne
-Nelle attività economiche
-Nella cultura e nelle opinioni
-Nella politica
-Nel federalismo e nel decentramento
-Nella giustizia Echi di stampa
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09/06/2005 - Il Giornale di Vicenza
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09/06/2005 - Il Giornale di Vicenza
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