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Lettere personali
Octave Mannoni
Lettere personali
Anno: 2006
Pagine: 225
Prezzo: € 20,00
Dimensioni: cm 14,0x21,5
Legatura: cartonato con sovracoperta

Collana: l'alingua
ISBN: 9788877707364

Estratto del libro
La Macchina ha messo ordine. Appena trasmessa la mia domanda, ho appreso che il numero di metri quadrati e cubi di cui disponiamo è giusto giusto un po' superiore alla norma in vigore per un funzionario del mio grado, in attività, sposato, senza figli.
Mai potrei ottenere oggi ciò che bisogna proprio chiamare col suo vero nome: un favore. Mai un sistema amministrativo si era tanto avvicinato alla giustizia assoluta quanto la nostra Macchina, e un torto è diventato inconcepibile ... Non vorrei, signor Direttore, che Lei s'ingannasse sul mio vero pensiero. Del fatto che, grazie alla Macchina, non ci sia più posto per l'antico favoritismo (per
quanto ano dina, dopo tutto, sia stato) nessuno gioisce più di me!
D'altronde, avevo bisogno, che dico, avevo veramente voglia di un appartamento più grande? Me
lo chiedo. Mi sembra proprio che la risposta negativa della Macchina mi abbia portato una sorta di strano sollievo. Avrei voluto, piuttosto, intrigare, sfiorare la disonestà senza caderci, mostrarmi più furbo o più fortunato dei miei migliori amici, fare una parte difficile e in buona compagnia ... Andavamo ai ricevimenti della Generalessa, mia moglie e io; a quei tempi, i militari avevano le mani lunghe in materia di alloggi. Le cose sono cambiate ... E anch'io sono cambiato.
Ne sono anche molto sorpreso, e questo mi fa credere che la Macchina non misuri soltanto il volume e la superficie corretti a cui ho diritto; si direbbe che riveli a me stesso i miei pensieri segreti ... Ma in un modo, signor Direttore, in cui non capisco niente ...

Quarta di copertina
In una colonia immaginaria, i funzionari adempivano alle loro funzioni quando, un giorno, si decise di sostituirli con un mostro modernista, la Macchina. Giorno e notte, senza pausa, senza fine, la Macchina propone, calcola, corregge, digerisce, amministra. Sa tutto, decide tutto e parla anche francese "con accento americano". Ciononostante, i funzionari continuano a lavorare inviandosi lettere l'un l'altro. In maniera simbolica, l'amministrazione funziona senza nessuna azione sul mondo esterno. La Macchina rivela verità sorprendenti. Ma, tra l'impiegato e la Macchina, chi detiene la verità dell'altro? Una prefazione scritta in vista dell'edizione italiana ci informa che la fiction è anche il racconto mascherato di una psicanalisi.
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