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La rivista
 
Logica dell'economia e commercio internazionale
Zoom della copertina
Logica dell'economia e commercio internazionale
gennaio 1985
anno VI, n°5
276 pagine, € 15,49


Estratto

Nel processo di accumulazione del capitale imposto in Italia, specie negli anni settanta, emergeva per centralità di ruolo e funzione il sistema della banca che, sostituendosi al rapporto diretto tra domanda e offerta di fondi, intermediava quantità di ricchezza, raccogliendo mezzi finanziari dalle famiglie per prestarli alle imprese. In una situazione dominata da una sostanziale incapacità di funzionamento del mercato mobiliare e, in particolare, di borsa, il sistema della banca riusciva così a soddisfare le esigenze di offerta e di domanda di risorse investibili, utilizzando forme e scadenze finanziarie capaci di permettere l'incontro tra le aspettative dei risparmiatori e quelle dei debitori. Ma il sistema della banca non è tuttavia riuscito a ampliare la disponibilità degli strumenti finanziari da offrire alla clientela sia dal lato dell'offerta sia da quello della domanda di mezzi finanziari. Del resto, la tradizione storica e lo stesso tessuto normativo entro i quali si è sviluppata l'intermediazione bancaria nel nostro paese hanno in concreto neutralizzato la possibilità di creare nuovi prodotti finanziari. L'ordinamento italiano, ancora negli anni settanta, indicava due sole strade lungo le quali consentire il trasferimento di risorse dai risparmiatori agli investitori: lo stesso sistema bancario e il mercato dei valori mobiliari, ristretto però alle sole obbligazioni e azioni di società commerciali e industriali e alle obbligazioni degli istituti di credito speciale.

Quarta di copertina

L'economia si rileva dal parricidio. Ineconomica. E comporta una logica. La finanza si rileva dalla sessualità. E comporta una struttura. Insemantica. Entrambe rispondono alla questione: come la parola agisce? Sull'inassumibilità dell'usura sorge l'economia – nonché il banco. Sull'inassumibilità dell'automa (nonché del pragma) sorge la finanza.

Armando Verdiglione: "La questione economica volge al rinascimento della parola. La questione finanziaria trae verso la sua industria. La prima impedisce di localizzare l'oggetto. La seconda impedisce di mediare il tempo. L'economia indica come qualcosa incomincia. E la finanza indica come qualcosa debutta. Come si compie un appagamento? Come ciascuno perviene alla soddisfazione? Il mito della madre induce alla finanza (anziché al matricidio; anziché alla guerra civile; anziché al fratricidio)".