Questo libro raccoglie gli articoli di Mauro Mellini apparsi su "Giustizia Giusta" tra il 1991 e il 1994. Estratto del libro
Oggi, le inquietanti vicende di Cernobbio e dintorni cominciano a aprire gli occhi anche a chi voleva tenerli ostinatamente chiusi e riteneva di avere il suo bravo vantaggio per farlo. E, oggi, siamo allo scontro. E non è azzardato affermare che, dopo tanto parlare di golpe fasulli, l'unico vero golpe lo stanno facendo certi magistrati [...]. Raccogliere in un libro scritti che in un lungo periodo sono apparsi su 'Giustizia Giusta', affannosamente redatti, talvolta in una lotta con il tempo e con le inadeguatezze di una redazione sostanzialmente... 'uninominale', potrà apparire presunzione. Se non lo è, è perché la raccolta in volume rappresenta un modo per offrire a una critica complessiva il risultato di una lunga fatica. Del resto, si è trattato piuttosto della stesura a puntate di un libro che di un'autentica attività giornalistica [...]. La selezione, cui sono stati sottoposti gli scritti apparsi nel periodico, ha comportato un'eliminazione degli scritti più strettamente legati a eventi particolari, così come di parecchie 'storie' d'ingiustizia che, forse, meriteranno una raccolta a parte. L'ordine della raccolta non è quello cronologico del resto in sé poco significativo per pezzi comunque scritti nell'arco di un mese e in quantità, ahimè, sempre troppo nutrita, per ciascun numero. Ma, sopra tutto, ci è sembrato che la maggior parte degli scritti, benché non priva di ancoraggio a episodi e situazioni contingenti, abbia un contenuto che ne consente la collocazione secondo la logica di un discorso complessivo, nel quale la data della prima apparizione ha importanza meramente occasionale e secondaria.
Quarta di copertina
“Una cosa è certa: il peso politico della magistratura,la sua tendenza a costituirsi in partito e in interlocutore politico di governo, parlamento, corpo elettorale, il suo sconfinamento in funzioni costituzionali che non le sono proprie e in operazioni politiche che sono la contraddizione del suo ruolo corretto non sono garanzia d'incremento e di speranza per lo stato di diritto, per la certezza del diritto, per le garanzie dei cittadini, per la legalità. Al contrario, ne segnano necessariamente un decremento pericoloso e l'avvio verso il giustizialismo, verso la giustizia strumentale e discrezionale senza certezze e garanzie che è propria delle dittature e non delle democrazie ...
Per questo diciamo no al partito dei magistrati e a tutto quello che esso comporta. Per questo ne denunciamo il pericolo e ne denunceremo le manifestazioni e le varie modalità in cui andrà prendendo forma". (Mauro Mellini)
Prefazione
DALLA BANCAROTTA AL GOLPE
La bancarotta della giustizia
Mafia e antimafia
Andreotti: dai decreti antimafia all' accusa di mafiosità
Cari magistrati, così non va
No al partito dei magistrati
Storia ambigua di un arresto annunciato
Il giudice e il bandito
Mancino, la iella e le bollette della luce
Allocca, le bombe e gli allocchi
Magistratura: indipendenza e imparzialità
Chi proscrive chi
Spunta il sole, canta il gallo e Borre/li monta a cavallo
Governo: il partito di Borre/li
Sognando il golpe
Soluzioni e procure politiche. Il parlamento di Milano
Uno scontro annunciato
LA “SCOPERTA” DI TANGENTOPOLI
Linciarono Tortora ignorando Tangentopoli
Le molte facce di Tangentopoli
Auguri, signori imputati eccellenti!
Occhetto segreto perfetto (o quasi)
Il figlio di Nembo Kid
Omicidio a San Vittore
E ora anche Cardini
Il sasso nello stagno dell'abuso
FIAT: contratto collettivo di "pentimento aziendale"
Opinioni e polemiche. La soluzione politica
Tangenti in natura e soluzione politica
IL PIANETA MAGISTRATURA
Come si diventa magistrato
Magistrati in parlamento
Quando succedono cose da pazzi
CSM: pulizia etnica. Come hanno ucciso l'imparzialità
E dagli a Carnevale
Ricordare un'aggressione
Assoluzioni comprate, condanne gratuite
La Cassazione cassata
Cosca giudiziaria: 416 quater
QUANDO IL MAGISTRATO LA SPARA GROSSA
Quando il magistrato la spara grossa
Un giudice suscettibile: non mi capisci? Ti querelo
Alle Terme di Caracalla i P.M. giocavano a palla
A colpi di trombone operazione Barbarossa
Il caso Anghessa: uranio rosso per vostro onore
Arrestatelo: c'è la prova, anzi ci sarà
Caso Gamberale: la sensazione dell' arbitrio del presidente della
Repubblica
Caso Gamberale: i troppi alibi dei magistrati
PALMI, PALMIPEDI, MASSONERIA
Cordova, Napoli e la massoneria
Appartamento con loggia a Reggio Emilia
I palmipedi e il Campidoglio
I palmipedi colpiscono ancora
Avvocati: diritto alla protesta
La patacca Palmi
Omicidio e incompetenza
OSSERVATORIO SUI PENTITI
L'inflazione rischia di rovinare la categoria
rodo modo a Pentitopoli
Il pentito Izzo stupratore al servizio della giustizia
Buscetta: superlavoro, salute e produttività
Come il denaro diventa pulito
Il confessore pentito
Il complotto
- Un pentito incontrato per le scale
"Quel partito sarà mafioso": i pentiti accusano a futura memoria
Arriva il coniuge pentito
Quattro a uno
Buttiamola in politica
Il pentito se ne va
Senza il placet di Mannoia
L'infiltrato (troppo) annunziato
Il prepentito d'importazione
INGIUSTIZIA E DINTORNI
In caserma si muore: accidentalmente
Kidnapping al ventre
L'inchiesta di Pulcinella
Un bel gioco di società: tutti intercettano le telefonate di tutti
Magistrati cinesi
Apparentemente incensurato
Assinato? Sì, ma era un avvocato
Un' evasione impossibile
Ma il marito no
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