Questo saggio raccoglie in un intreccio narrativo che sembra un'inchiesta gli articoli di Mauro Mellini apparsi su "Giustizia Giusta" (periodico dell'Associazione per la giustizia e il diritto Enzo Tortora) tra il 1995 e il 1996. Estratto del libro
Ormai, sembra che siano gli avvenimenti giudiziari a scandire la vita politica e sociale del nostro Paese. E sembra che ciò rientri in una scontata normalità. Arresti, avvisi di garanzia, processi liquidano la Prima repubblica. O almeno sembra. Poi ci si accorge che arresti, avvisi di garanzia e processi, e il polverone da essi sollevato, hanno travolto soltanto una parte dell'apparato consociativo dei partiti - apparato che ha costituito il regime imperante, almeno negli ultimi lustri, prima di Tangentopoli. Un polverone dal quale è uscito indenne il Pci, componente essenziale del consociativismo. Indenne tanto da sembrare realmente rinnovato nella nuova sigla Pds e tanto da potere presentarsi come espressione del nuovo. E questo mentre la frana del sistema appariva, anzitutto, come il risultato della caduta del socialismo reale, nei paesi del’Est, e del muro di Berlino. […]
Sembrava che, a garantire la genuinità del regime democratico, la sua intrinseca sanità, bastassero la criminalizzazione e l’emarginazione di certi fenomeni e che altro non dovessero fare i partiti che combattere con grande impegno quei fantasmi.
Quarta di copertina
Il golpe dei magistrati non è un golpe tentato. È un golpe consumato.
Se ne ha la prova proprio nell'averlo accettato come fatto naturale, permanente, come preminenza della magistratura come "potere", come arbitro della contesa politica e ciò al di là, nella misura e nel tempo, di quanto comportassero la crisi e la caduta di un sistema nel quale la prassi dell'illegalità aveva grande e incontrastato spazio ...
Da dopogolpe è stato il governo Dini: governo di tecnici come si addice a ogni governo che le giunte golpiste mettono in piedi dopo il successo del colpo di stato. Da dopogolpe è la stampa: ancora più allineata nell'adorazione dei golpisti, dopo che una parte di essa aveva collaborato con l'operazione eversiva in piena coscienza e con grande efficienza. Da dopogolpe è persino l'opposizione o, per meglio dire, quella parte del mondo politico che aveva subito il golpe senza neppure rendersi conto di subirlo e addirittura secondandolo ...
Dovendo dare una sintesi di quanto oggi sta accadendo, potremmo parlare di "toghe padrone". Padrone della situazione politica, padrone delle nostre libertà, padrone della giustizia, del diritto, dei servizi, della stampa ...
Oggi lo spadroneggiare delle toghe sarebbe resistibile e la situazione creata dal golpe sarebbe reversibile se chi ne subisce le conseguenze volesse decidersi a non nascondersi dietro un dito, a prendere atto di quanto è avvenuto e della realtà e gravità di quanto avviene e a reagire, a parlare, a scrivere. Per quel che ci riguarda tentiamo di farlo, anche con questo libro. (Mauro Mellini)
Introduzione
LA GIUSTIZIA STRUMENTALE
La criminalizzazione marginale politica
La truffa dell' obbligatorietà
Alla ricerca del male assoluto
Vocabolario del magistrato khomeinista
L'eredità dell' inquisizione
La guerra tra Procure
Chi rompe non paga e i cocci sono nostri
Giudici nel terrore
Arriva l'ispettore pentito
I pool dei giornalisti
Osservatorio sui pentiti
Magistrati, aprite gli occhi
SCALFARO, DINI, MANCUSO
Un catac1isma da avvisi di garanzia
Un avviso a quattro mani
Il vero garante
I mezzi, i fini, il regime
Pari e dispari ("par condicio")
Elezioni: chi Il oscurerà Il i magistrati?
Scalfaro, regole, magistrati
Irresponsabili
Una giornata storica
IL VESSILLO DI MANI PULITE
Mani pulite: arriva il dossier su di Pietro
Addio mia bella addio, che Di Pietro se ne va
Pentito Di Pietro, dica la verità!
Quando la toga va stretta
La rissa nel pollaio
Molti propositi e una verità
Di Pietro: toh, chi si rivede!
Di Pietro sì che se ne intende!
Di Pietro, il pranzo e le panzane
Di Pietro: vengo anch'io, anzi no
Non aveva la laurea
Un complotto improbabile
Di Pietro: la caricatura del golpe
PALERMO, ANCONA, REGGIO CALABRIA, NAPOLI
La solitudine e il giro tondo
Andreotti: un processo spaventapasseri
Alla ricerca della ragione di un processo
Badalamenti, omicidio Lombardo, Caselli 1 e 2
Il doppio metro (quadrato) della Pm
Un consulente molto utile
Quando il Gip vuole le dimissioni
In mezzo alla strada
Riflessioni su una mascalzonata
Dall'Aspromonte all'Olimpo
L'iniquo canone della "pretora"
La sovranità appartiene ai pentiti
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