Josif Gurwich, pittore russo dalla straordinaria intensità espressiva, viene qui riletto accanto a Cézanne, il maestro dell'arte contemporanea che per primo ha saldato la ricerca del colore a quella del volume. Autore della rilettura di questi due artisti è Nadine Shenkar, un'intellettuale acuta e instancabile, che ha dedicato anni di studio alla cabala e all'arte ebraica e che, con questo volume, compie una cifratura delle opere del pittore russo, evidenziandone i tratti in comune con il grande maestro francese, che sono valsi a Gurwich il soprannome di "Cézanne russo". Estratto del libro
Le case sono grandi muri frastagliati d'ombra e di luce, senza dettagli particolareggiati e senza caratteristiche proprie; cubi di sole e d'ombra, elementi astratti di volumi e di spazio, netti, nudi, disadorni.Tutt'intorno alle case, invece, la natura – a pennellate tratteggiate, precise e oblique – è vibrazione, trasparenza, fluidità, presenza tangibile e concreta. il dialogo astratto-concreto, aspro-dolce, trasparente-opaco, reale-irreale delinea un'atmosfera di una sensualità primitiva e potente: essenza della Provenza, quella cantata da Jean Giono, nel torpore dell'estate. (Nadine Shenkar, commento a Case di Provenza. La valle di Riaux, presso l'Estaque di Cézanne)
Quasi un omaggio a Cézanne: l'Estaque, le rocce, i pini, il mare. C'è un forte contrasto tra le due parti della tela: tocchi spessi, obliqui o verticali, vegetazione, rocce, alberi, tocchi possenti di un registro e di un vigore alla Cézanne, si contrappongono alla leggerezza aerea e azzurra del porto [...]. Quasi una strizzatina d'occhio del pittore russo al maestro di Aix, tanto più sottile in quanto sono altri cieli e altri climi. La composizione nella verticalità e nell'orizzontalità dei due piani è un omaggio a Cézanne: il tocco di colore è luce. (Nadine Shenkar, commento a Porto di Odessa di Gurwich)
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