Un romanzo storico-politico ai tempi della Reconquista
L'affascinante Spagna della Reconquista, con i suoi conflitti ed i suoi grandi personaggi, fa da sfondo alla storia di Giuda Levita, medico, pensatore e scrittore ebreo vissuto tra il XI e il XII secolo. Un uomo straordinario, di ampie vedute, che studiava la filosofia greca e la poesia araba accanto alla letteratura rabbinica. Nadine Shenkar firma il ritratto con uno stile coinvolgente, intervallando alla narrazione momenti di alta poesia. Nasce così una galleria di eventi e personaggi storici, un romanzo intrigante che offre intermezzi poetici e pause di elegante meditazione. Estratto del libro
- Tu lo sai, Idris, che al-Mutamid, il signore di Siviglia, adorava Rumaikiya quando prese Cordova. Io ero un bambino di pochi anni, ma tutti ne parlavano; non si parlava d'altro. I capricci di quella donna erano pari alla sua bellezza, vero? Racconta loro la sua storia, perché o sono annebbiati dal vino o hanno perso la memoria! - Ti prego, Yehuda, non assillarli. Stasera il profumo del gelsomino è un incanto, e le tue poesie ci hanno cullato. Solo tu resisti, e mi chiedo perché: sei diverso da noi, o forse è Cordova, la sorniona Cordova, che ci ha infiacchiti? Sì, al-Mutamid adorava ancora sua moglie, la moglie ufficiale, l'amante favorita, perché Dio sa che ne ha avute altre, quello scostumato!
Quarta di copertina
Nadine Shenkar, con questo libro, ci fa ritrovare nell'attualità del romanzo storico e politico, narrando le vicende che coinvolsero arabi, ebrei e cristiani al tempo della riconquista, da parte dei cristiani, della Spagna occupata dai mori. Protagonista è il medico e scrittore Giuda Levita, vissuto fra l'XI e il XII secolo. Altri personaggi sono Avicebron e Moshè ibn Ezra, e poi ci sono le donne, Ophira e Sindara. La narrazione è scandita da poesie d'amore e di meditazione, che fanno sentire il fremito degli anni giovanili, la complicità delle amicizie spirituali, l'appagamento degli affetti familiari, il dolore della perdita. Si snoda, in una prosa vivace e intrigante, il percorso intellettuale del protagonista, preso nella determinazione di portare a compimento un sogno: raggiungere Gerusalemme, a cui è "incatenato per sempre da fili d'azzurro". Nel romanzo spicca il racconto della conversione, avvenuta intorno all'anno 1000, del re dei cazari, popolo barbaro del Volga stanziatosi tra il mar Nero e il mar Caspio. Questo re, curioso e inquieto, chiama un filosofo, un cristiano, un musulmano e per ultimo anche un rabbino, perché gli illustrino le particolarità della loro religione e le qualità del loro dio.
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