Estratto del libro
[…] della parola “globalizzazione”, anzi tutto di questa, si fa un uso e un abuso che non permettono di impiegarne univocamente il senso. La incontri, la parola – e, spesso, solo come una parola – in tutte le salse discorsive: storiche, sociologiche, economiche, filosofiche ecc. Da un bel pezzo: sì, soprattutto da vent'anni a questa parte, sino a suscitare anche la curiosità dei lessicografi, pronti a registrare l'ingresso nel linguaggio di ogni neologismo, o a mettere in azione l'ironia del vignettista, facilmente spesa nel chiudere tutto in un globo, disegnato con maestria, come 1'O di Giotto.
Eppure, si è trovato che è un “termine perverso”, un “termine vago e riduttivo, senza significato reale o per lo meno preciso”, anche se “dovrebbe definire lo stato del mondo”, del “mondo reale” che poi “sembra risucchiato, inghiottito in questo globo virtuale fatto passare per la realtà” […]
Ma si può e si deve tacere di quel grande, vistoso, rivoluzionario fenomeno storico di cui si cerca di dire con la parola astratta, con la parola “indecente” che cosa esso è, pur con la consapevolezza che non si può dire convenientemente, adeguatamente, chiaramente, “decentemente”?
Quarta di copertina
Una volta che si mettano a confronto la cultura occidentale e la cultura islamica, alla prima si ascrive il merito sommo e inalienabile di avere espresso, proprio con l'Illuminismo e la rivoluzione francese, valori universali, e di aver issato la bandiera, gonfiata dal vento della cultura cristiana, dei diritti umani, con la loro universalità indiscutibile.
Intanto, il "soggetto logico dell'Illuminismo" assume un'altra figura: quella del globalizzatore o, se si vuole, dell'occidentalizzatore. Assunta questa nuova figura, il "soggetto logico dell'illuminismo" non tollera reazioni o rivolte, non ama che questo o quel particolare, pur sempre occidentale, insorga per farsi valere per quello che è, fuori dal suo dominio. Tutto è Occidente, e l'Occidente vuole essere l'universale, il globo, tutto nell'universale, tutto nel globo.
Ancora lo sbiadimento di ogni ente nell'Essere. Ancora i colori che non riescono a costituire un'iride.
(Antimo Negri)
Prefazione
Note
Prologo anche un po' cronachistico
Note
I. Impero: parola, concetto, metafora, cosa
Note
II. Quattro passi discorsivi intorno all'impero romano
Note
III. Spigolando nel dibattito sull'impero e sulla globalizzazione
- Letteratura
- Autopsia
Note
IV. Il vangelo del liberismo e la globalizzazione
- L'uomo reale è pur sempre l'homo oeconomicus
- L'interesse come "unico movente di tutte le azioni umane”: l'uomo di Smith
- E sbagliò Keynes a predicare la fine del “laissez faire”
- Tra individualismo e anarco-capitalismo nel mercato globale
- No, nel mercato globale, il consumatore non è sovrano
Note
V. Dallo Stato-macchina alla Megamacchina mercatistica
- La cassa toracica dello Stato-Leviatano di Hobbes
- La selva della società civile e il compito dello Stato moderno
- Hegel e l'"astuzia" dello Stato moderno
- Dallo Stato al mercato globale. Il bisogno di un nuovo “nomos della terra”
Note
VI. Made in England: dalla rivoluzione borghese al “mercato imperiale”
- Un osservatore d'eccezione nell'Inghilterra elisabettiana: Giordano Bruno
- Hobbes storico della guerra civile in Inghilterra come lotta (vittoriosa) della società di mercato contro lo Stato
- E, da ultimo, scomparso il mare e scomparso anche il cielo, fu una terra sola e un solo mercato
Note
VII. Grande è il globo. Ma è anche bello?
- Il globo mercatistico tende ad avere o ha già un solo colore, un solo sapore, una sola lingua
- Globo: grandezza e bellezza sferica
- La “ben rotonda sfera” di Parmenide e il globo mercatistico
- E, nel “mercato imperiale”, non c'è più posto per il lavoro o c'è spazio solo per un lavoro flessibile, per un lavoro che lascia poveri, per un lavoro senza vocazione
- E se il cristianesimo contribuisse a far declinare e cadere l'impero mercatistico, allo stesso modo in cui contribuì a far declinare e cadere l'impero romano?
Note
VIII. Un po' di spazio all'utopia: globalizzazione e bellezza
Note
Appendice: Ignazio di Loyola, fondatore dell'impero gesuitico e patrono dei globalizzatori
Note
Indice dei nomi
Contributi video
video del libro "Globo Duemila. Storia e/o destino dell'Occidente"
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