Come la guerra fredda permane in Europa
Dalla Commissione Mitrokhin ai responsi referendari sulla Costituzione europea, dal potere energetico russo alla trasformazione del Mercato comune in Unione Europea, organismo privo di autorità nazionali forti. Da Gorbaciov a Putin prosegue e si approfondisce l'analisi critica di Vladimir Bukovskij e Pavel Stroilov degli scenari internazionali in cui sono coinvolte Europa e ex Unione sovietica. Ne esce un quadro chiaro e allarmante, ricco di particolari, articolato in interviste rapide e penetranti, dove i fautori del socialismo reale appaiono mutevoli e trasformati, ma più vivi e decisi che mai.
«Il richiamo alla storica illusione dell'homo sovieticus nell'inquietante nascita dal mito nuovo del genere europeo». ("l'Opinione") Estratto del libro
"L'errore fondamentale dei socialisti, dei comunisti, degli 'isti' in generale, è di non ammettere la sovranità della persona, dell'uomo in quanto individuo. Hanno la pretesa di poter cambiare l'uomo e farne l'uomo perfetto. Una solenne fesseria, assolutamente antiscientifica. Non capiscono che è l'uomo a essere prioritario e che il resto viene dopo. I concetti di 'collettività', di 'classe' sono stati sperimentati per settantatré anni in Unione Sovietica e hanno portato allo sfacelo totale di un paese fra i più ricchi del mondo. Negli ultimi decenni, voi avete avuto la fortuna di vivere nella libertà, e quando vivi nella libertà non te ne accorgi, come succede con l'aria: ti accorgi di lei solo quando manca.
L'Unione Sovietica è dovuta passare attraverso settantatré anni di severo esperimento prima di rendersi conto che, in ultima analisi, preferiva la libertà".
(Vladimir Bukovskij)
"Nel 1991, quando furono estromessi dal Cremlino, Gorbaciov e il suo entourage ebbero la buona idea di trascrivere migliaia e migliaia di documenti segreti d'archivio riguardanti l'era Gorbaciov e in seguito di metterli al sicuro nella sede della fondazione nel frattempo costituita [...]. Evidentemente erano poco esperti di computer e di reti informatiche: infatti diedero per certo che mi sarebbe stato impossibile accedere all'intera banca dati. Io, invece, ci riuscii e copiai sistematicamente tutto quello che avevano. [...] Si tratta di una massa sterminata di documenti, circa centomila pagine, della cui importanza potete giudicare sulla base di quanto figura in questo libro".
(Pavel Stroilov)
Quarta di copertina
"La tragedia del nostro tempo, sopra tutto per gli ex paesi del blocco orientale e dell'Unione Sovietica, consiste nel fatto che nei confronti del comunismo non è mai stato celebrato un processo analogo a quello di Norimberga. Sono regimi criminali che hanno eliminato decine di milioni di uomini, che tuttavia non sono stati mai e in alcun luogo condannati. Questo non solo rappresenta un oltraggio alla memoria di milioni di vittime e al nostro senso di giustizia, ma genera anche una situazione obiettivamente molto pericolosa.
All'inizio degli anni novanta l'URSS non è stata ufficialmente condannata secondo lo statuto di Norimberga: proprio per questo, gli alti esponenti politici e del KGB non sono stati rimossi e allontanati dal potere, non c'è stata una spinta alla rinascita, non è nato l'impulso al risanamento e tutto è tornato su se stesso. In Russia sventola di nuovo la bandiera rossa e di nuovo risuona l'inno sovietico: il paese ha incominciato a marciare verso il passato".
(Vladimir Bukovskij)
Prefazione
Presentazione
Dibattito
Intervista
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