Contributi di: Aleksandr Kušner (Kusner), Alessandra Tamburini, Alessandro Atti, Anna Martini, Anna Spadafora, Antonella Silvestrini, Antonino Giannone, Antonio Pezzano, Antonio Saccà, Armando Verdiglione, Carlo Marchetti, Carlo Sini, Cristina Frua De Angeli, Elena Nevzgljadova, Elio Giunta, Elisabetta Costa, Erik Battiston, Fernando Arrabal, Francesco Saba Sardi, Francesco Zuzic, Giancarlo Calciolari, Giorgio Bosco, Giulio Pompilio, Italo Richichi, Luce Arrabal, Lucia Torracca, Maria Antonietta Viero, Mariella Borraccino, Matja Potrč, Ove Petersen, Roberto Busa S.J., Roberto Panichi, Ruggero Chinaglia, Salvatore D'Addario, Sam Mhlongo, Sergio Dalla Val, Silvano Zoi, Stefania Persico, Uwe Henrik Peters
Estratto del libro
Aristotele pensava al cuore come sede dell'anima, e al cervello come un congegno progettato per raffreddare il sangue. Churchland, al contrario, ritiene che il cervello sia la sede dell'anima e che, probabilmente, il cuore sia una pompa che fa il lavoro di pompare il sangue. Preferisco abbracciare l'idea di cuore come una metafora, come un indicatore della struttura saliente e della pertinenza di tale struttura. Se dico che abbraccio una certa conclusione con tutto il cuore, questo significa che la conclusione è davvero pertinente per me. Come si usa dire, la casa è dove sta il cuore.
In filosofia, c'è un'utile distinzione tra due generi di ragioni: le ragioni della geometria e le ragioni del cuore. Credo che la via giusta da seguire stia nel riconoscere il predominio delle ragioni del cuore sulle ragioni della geometria.
Parlando di conoscenza, non è la conoscenza biblica quella che ho in mente. Parlo della teoria della conoscenza o epistemologia. L'idea principale è che l'epistemologia, nei modi in cui procede, abbia perso il suo cuore, che abbia perso di vista la pertinenza. Ma perché ci sia conoscenza occorre che ci sia la pertinenza, ovvero il cuore. Questo non significa che siano sbagliati tutti gli attuali procedimenti geometrici e definitori, operativi per stabilire le condizioni della giustificazione e della conoscenza in epistemologia. Al contrario, la ricchezza e la diversità del dibattito sono sorprendenti. I tentativi definitori e trattabili per stabilire le condizioni della conoscenza non sono di per sé sbagliati; possono solo essere mal applicati nel momento in cui tengono conto della conoscenza senza il sostanziale coinvolgimento del cuore. Così come stanno, il dispiegamento delle condizioni per la conoscenza può essere impeccabile, ma il loro tentativo può essere ancora discutibile, se il cuore non è coinvolto nell'impresa.
Quarta di copertina
Questo libro raccoglie, in parte, gli atti del congresso internazionale Il cuore, tenutosi dal 4 al 6 luglio 2003 nella Villa San Carlo Borromeo, Milano-Senago.
"Si può intendere il cuore non partendo dal concetto di patologia, anche se il discorso occidentale si è definito come patologia. Intendere in base a quale discorso, e a quali rappresentazioni attinenti a tale discorso, insorga a un certo punto il contraccolpo, nell'infarto. Questo è un quesito che si pone non soltanto il medico che, in un modo o nell'altro, deve intervenire per curare. Anche noi possiamo chiederci: com'è che insorge l'infarto? Perché mai questa persona e non quest'altra è giunta all'infarto? Vana la tautologia: è giunta per l'ipertensione. In che modo l'infarto può risultare un contraccolpo? Ci siamo interrogati a lungo intorno al cancro, intorno all'aids e intorno all'ictus. C'interroghiamo oggi intorno al cuore. Non abbiamo nessun motivo per indugiare nella metafora del cuore o nella mitologia del cuore".
(Armando Verdiglione)
Prima giornata
OVE PETERSEN, Il cervello, il cuore e il sesso
MATJAŽ POTRČ, Il cuore della conoscenza
SAM MHLONGO, Il cuore senza malattia
LUCIA TORRACCA, Il cuore, il chirurgo e il robot
ARMANDO VERDIGLIONE, Per incominciare
UWE PETERS, Dall'ansia cardiaca al panico
ANNA SPADAFORA, Il cuore e il cervello del viaggio
GIULIO POMPILIO, Impiego delle cellule staminali in patologie cardiovascolari
ITALO RICHICHI, Lo stress cardiovascolare
ELIO GIUNTA, Il cuore come introduzione all'infinito
RUGGERO CHINAGLIA, ITALO RICHICHI, ARMANDO VERDIGLIONE e CRISTINA FRUA DE ANGELI, Interventi
Seconda giornata
ANNA MARTINI, La voce del cuore, il cuore della voce
ROBERTO BUSA S.J., De motu cordis
ALEKSANDR KUŠNER, Il cuore
FERNANDO ARRABAL, Il gran teatro del mondo
MATJAŽ POTRČ, Intervento
FRANCESCO SABA SARDI, L'invenzione del cuore
ELENA NEVZGLJADOVA, Michail Bulgakov, Cuore di cane
LUCE ARRABAL, Misoginia in Spagna nel secolo d'oro
ANTONIO PEZZANO, L'artificio del cuore
GIORGIO BOSCO, Il cuore e l'Europa
ANTONIO PEZZANO, SAM MHLONGO e ARMANDO VERDIGLIONE, Interventi
SALVATORE D'ADDARIO, Il cuore e l'arte dell'orizzonte
ANTONIO PEZZANO, UWE PETERS e SAM MHLONGO, Interventi
ALESSANDRO ATTI, Che cos'era per Dalila il cuore
Terza giornata
FRANCESCO ZUZIC, Cardiologicamente vostro
ARMANDO VERDIGLIONE, Intervento
ROBERTO PANICHI, Cordialità estetiche e inestetiche
SILVANO ZOI, Le donne e l'ironia
RUGGERO CHINAGLIA, Il cuore dei poeti
CARLO MARCHETTI, Il cuore della medicina scientifica
GIANCARLO CALCIOLARI, Il cuore intellettuale
ALESSANDRA TAMBURINI, Il cuore della verza
ARMANDO VERDIGLIONE, Intervento
SERGIO DALLA VAL, L'infarto e lo stress
CARLO SINI, Millenaria contesa tra cuore e cervello
ANTONINO GIANNONE, L'ospedale telematico
STEFANIA PERSICO, Il ritmo della vita
MARIELLA BORRACCINO, La notizia del cuore
SAM MHLONGO e ELIO GIUNTA, Interventi
ELISABETTA COSTA, Acquarello
ANTONIO SACCÀ, Un giorno
ELIO GIUNTA, La svolta e La caduta
MARIA ANTONIETTA VIERO, L'onda
ERIK BATTISTON, Il mare delle tue labbra
ANTONELLA SILVESTRINI, Nell'eternità dell'incontro
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