Spirali Homepage
Chi siamo | Dove siamo | Rassegna stampa | Network | Rights | Come acquistare
Ricerca avanzata »


Homepage
Novità
Libri
Riviste
Argomenti
Autori
Agenda

Multimedia
Siti amici





Puoi trovarci anche su

anobii

Facebook

Youtube

Twitter


La scrittura. Atti del Festival della modernità Milano 24-27 maggio 2007
AA.VV.
La scrittura. Atti del Festival della modernità Milano 24-27 maggio 2007
Anno: 2007
Pagine: 570
Prezzo: € 25,00
Dimensioni: cm 13,5x21,0
Legatura: brossura

Collana: Università internazionale del secondo rinascimento
ISBN: 9788877708052
Contributi di: Ahmad Rafat, Aldo Gerbino, Aldo Trione, Alessandra Tamburini, Alessandro Atti, Alessandro Di Caro, Angelo Mundula, Anna Martini, Anna Spadafora, Annalisa Saccà, Anton Dončev, Antonella Silvestrini, Arianna Silvestrini, Armando de Armas, Armando Verdiglione, Augusto Ponzio, Bachisio Bandinu, Boris Kurakin, Carlo Marchetti, Carlo Sini, Carlos Carralero, Clara Ferreira Alves, Cristina Frua De Angeli, Cyril Maillefer, David Rasnick, Dora Boneva, Ebrahim Nabavi, Ekaterina Špikalova, Elia Colabraro, Elio Giunta, Elisabetta Costa, Erik Battiston, Ferdinando Ambrosino, Ferdinando Cionti, Fernando Arrabal, Firouzeh Nahavandi, Francesco Amato, Francesco Saba Sardi, Francesco Zuzic, Gadil'bek Šalachmetov, Georgij Prjachin, Georgij Gačev, Giancarlo Comeri, Gianni Verga, Giorgio Bosco, Hamid Sadr, Irène Zaiontchec, Israël Eliraz, Italo Mereu (Merit), Jacques Fanielle, José Rebelo, Larry Clapp, Ljubomir Levčev, Luce Arrabal, Luciano Ponzio, Luigi Condemi di Fragastò, Maksim Zamsev (Zamšev), Marco Maiocchi, Margarita García Alonso , Maria Antonietta Viero, Marty Kaplan, Massimo Stucchi, Matjaž Potrč, Michal Popowsky, Millo Borghini, Nadine Shenkar, Natal'ja Solodilina, Nawal El Saadawi, Nikolai Petev, Otto Hieronymi, Paolo De Castro, Paolo Pontiggia, Rajna Vasileva, Roberto Busa S.J., Roberto Cestari, Roberto Panichi, Ruggero Chinaglia, Ruggero Guarini, Sławomir Magala, Sandro Trotti, Saverio Ungheri, Serge Gavronsky, Sergej Filatov, Sergio Cassandrelli, Sergio Dalla Val, Sergio Frigo, Sergio Katunarich, Stoïan Stoïanoff-Nénoff, Tancredi Bianchi, Teresa Rasnick, Tiziana Gibelli, Uwe Henrik Peters, Viktor Erofeev
Estratto del libro
Occorre, forse, interpretare e stabilire una più stretta sinergia tra scritture; ma se non siamo capaci di leggere tale sinergia o non la favoriamo, ritengo che, in modo del tutto spontaneo, la scrittura troverà da se stessa le sue fusioni, per sviluppo naturale. Penso (e mi auguro), che il libro non scomparirà; esso continuerà a vivere interagendo, con energia insospettata, con le altre moderne e futuribili esigenze della comunicazione via etere. Comunque, partecipo con trasporto alle amorevoli preoccupazioni espresse da Prjachin. Per ciò che riguarda l'istituto poetico sono stato sempre irritato da quella sorta di manicheismo, sancito da più parti, tra mondo materiale e mondo spirituale e che in esso Conflagrerebbero. Per qualche vago motivo, in poesia, siamo aggrediti da pedagogiche distorsioni ideali, continuamente enunciate con una certa ridicola enfasi: tra queste, quella che stabilisce che la poesia si espanda, allontanandosi prepotentemente dal portato materiale, per proiettarsi, in modo esclusivo, sul diorama spirituale, senza nessun apparente contatto con la realtà. Non sono attratto da questa versione; piuttosto, sostengo un'unità costitutiva pronta a dilatarsi e a sostanziarsi nella pratica del divenire dell'azione poetica, attingendo dal dato reale e astraendolo dove tale operazione si dovesse rendere necessaria.
Il poeta non è colui che vive in architetture fantastiche, dispensatore di suggestioni, evocazioni, verità, opinabili certezze. Il poeta è, invece, colui che vive la corporeità (corpo biologico, corpo esteso del mondo fisico) e di essa si nutre, a volte, nel modo più drammatico, angoscioso se vogliamo, in quanto invade sinestesicamente la pluralità dei sensi in quel desiderio innato, tutto umano, di coglierne, nella maniera più completa possibile, dettagli, nuclei di rabdomantiche densità esistenziali. Cercare, quindi, nella struttura, nella perfusione corporale gli interrogativi, le angosce, i silenzi, a volte ponderalmente consistenti, ma anche le gioie che la corporeità e la materialità ci consegnano in modo incessante è il tracciato vitale che si dovrebbe percorrere per approdare alla poesia.
Quarta di copertina
Il tema della scrittura sembra un tema facile e scontato, quasi un luogo comune. Sembra acquisito che la scrittura abbia una funzione mnemonica e sia un veicolo del discorso. Ma la scrittura, da Leonardo in poi, è tutt'altra cosa. È scrittura dell'esperienza. È scrittura immemoriale. Scrittura attraverso la lingua, dove la lingua non è né nazionale né naturale né convenzionale. Non è la lingua in cui ognuno crede di parlare, ma è l'altra lingua, quella attraverso cui si scrivono la ricerca, la storia, e la lingua altra, quella con cui le cose che si fanno secondo l'occorrenza si scrivono: l'impresa, la città, la politica. È la scrittura in un processo di valorizzazione della memoria.
Stabiliamo La scrittura come titolo di questo festival proprio quando sembra che la scrittura non abbia più nessun valore: sarebbe l'era della comunicazione? Sarebbe l'era dell'assenza di scrittura? La comunicazione che non sia luogocomunicazione si avvale della scrittura e nella scrittura ha la sua base. Non c'è comunicazione senza la scrittura.
(Armando Verdiglione)
Contributi video
Spot del libro La scrittura



Vuoi condividere questo libro sul tuo sito/blog?
Usa il nostro Widget!


Copia il codice da inserire nel tuo sito/blog