Contributi di: Alberto Lecco, Aldo Gerbino, Alessandra Tamburini, Alessandro Atti, Anna Spadafora, Antonio Saccà, Armando Verdiglione, Augusto Ponzio, Bachisio Bandinu, Bruno Domenichelli, Carlo Marchetti, Claus Köhnlein, Cristina Frua De Angeli, David Rasnick, Eleonora Piruzjan, Elisabetta Costa, Emilio Fontela, Ennio Cavalli, Erik Battiston, Fanchette Kunz, Francesco Amato, Francesco Saba Sardi, Gennadij Uranov, Giancarlo Mengoli, Giorgio Antonucci, Giorgio Bosco, Jurij Rubinskij, Lev Piruzjan, Lorenzo Conti Lapi, Luciano Ponzio, Lucien Sfez, Mariella Borraccino, Martti Siirala, Matja Potrč, Maurizio Bendandi, Michele Marin, Ove Petersen, Paolo Pontiggia, Peter Düsberg, Pier Francesco Paolini, Poel' Karp, Roberto Cestari, Roberto Panichi, Rodrigue Sautebin, Ruggero Chinaglia, Sam Mhlongo, Sergio Dalla Val, Susan Petrilli, Thomas Szasz, Uwe Henrik Peters, Vittorio Vettori
Estratto del libro
Qui vorrei evidenziare un dato che ha rilevanza nella misura in cui non sussista o sussista, e in che grado, l'humanitas del medico.
La malattia importa una deminutio dell'uomo. Rottura dell'equilibrio del corpo, della mente, essa trascina l'uomo dall'area, percorsa irrazionalmente, dell'immortalità all'area, percepita consapevolmente, della sua transitorietà. Il malato perciò si affida nelle mani di chi, curandolo, potrebbe ricondurlo al precedente status e versa di solito in una situazione di avvilente soggezione. Egli è infermo, non sa come curarsi e teme; la persona che lo ha in cura lo può guarire perché conosce i segreti del corpo e della mente possedendo la scienza medica.
Inferiorità da una parte, supremazia dall'altra. Sovente il medico nulla fa per stabilire un "contatto umano" che potrebbe alleviare le sofferenze del "paziente" e meglio curarlo. È vero però che la soggezione, che mal si concilia con l'humanitas, non è un fatto eccezionale nei rapporti sociali. Il cittadino qualunque si trova in uno stato di disagio, di minorità verso le persone investite del potere o di un frammento di potere o di una parvenza di potere in grado di danneggiarlo o favorirlo, quando in realtà queste persone dovrebbero essere a suo servizio. [...] Si potrebbe aggiungere che la nostra è una civiltà dove non predomina la forza più penetrante, più "umana" dell'humanitas. Purtroppo, al di fuori del proprio nucleo familiare, è carente la civiltà dei sentimenti.
Quarta di copertina
La prevenzione si attua in base a chissà quale principio platonico di ereditarietà e, in fin dei conti, in base al principio della predestinazione. Infatti, la genetica, non in quanto tale ma in quanto ideologia, si prospetta come una dottrina della predestinazione, dottrina della gnosi applicata alla medicina e alla cura. E ognuno, quindi, nascerebbe predestinato [...]. Può capitare, a chi si trova in ospedale per un esame o per una cura, d'instaurare un'interlocuzione con il medico. Altre volte, regna il rapporto medico paziente, la dicotomia sociale circolare, come tra Prometeo e il fratello Epimeteo.
Senza dispositivo intellettuale, gli officianti della medicina diventano intermediari, mediatori con una delega, ossia delegano tutto al farmaco, allo psicofarmaco o all'apparato. Come può avvenire una cura senza la parola? Sarebbe stato assurdo alla Scuola medica di Crotone nella Magna Grecia, e sarebbe assurdo oggi.
(Armando Verdiglione)
Prima giornata
ARMANDO VERDIGLIONE, Per incominciare
THOMAS SZASZ, Perchè ho scritto Il mito della malattia mentale
ARMANDO VERDIGLIONE, PETER DÜSBERG, UWE PETERS, MARTTI SIIRALA, ANTONIO SACCÀ e SAM MHLONGO, Interventi
POEL KARP, Le cifre di una realtà minore
THOMAS SZASZ e JURIJ RUBINSKIJ, Interventi
VITTORIO VETTORI, Legame tra i tempi del verbo deponente latino moderi
LORENZO CONTI LAPI, Ospitalità e turismo intelligente a Firenze
ARMANDO VERDIGLIONE, Intervento
GENNADY URANOV, La Russia davanti alle nuove realtà e alle grandi sfide del terzo millennio
MARTTI SIIRALA, Intervento
LEV PIRUZJAN, Nuovi orientamenti in medicina
DAVID RASNICK, PETER DÜSBERG e SAM MHLONGO, Interventi
FRANCESCO SABA SARDI, Medicina
ARMANDO VERDIGLIONE e LEV PIRUZJAN, Interventi
SAM MHLONGO, Il medico formatosi in Occidente e il guaritore
UWE PETERS, Intervento
ALESSANDRO ATTI, La gnosi
JURIJ RUBINSKIJ, LEV PIRUZJAN e ARMANDO VERDIGLIONE, Interventi
Seconda giornata
ARMANDO VERDIGLIONE, Per debuttare
BRUNO DOMENICHELLI, La crisi della medicina: al bivio fra tecnologia e etica
ARMANDO VERDIGLIONE, MARTTI SIIRALA e ENNIO CAVALLI, Interventi
JURIJ RUBINSKIJ, Influenza della medicina sulla dinamica demografica
ARMANDO VERDIGLIONE, LUCIEN SFEZ, LEV PIRUZJAN, ANTONIO SACCÀ e GIORGIO BOSCO, Interventi
FRANCESCO AMATO, Intorno all'humanitas
ELEONORA PIRUZJAN, Sviluppo di nuovi sistemi diagnostici
MAURIZIO BENDANDI, Un vaccino per uno...
DAVID RASNICK, PETER DÜSBERG, RUGGERO CHINAGLIA, MICHELE MARIN, Interventi
GIORGIO ANTONUCCI, Ringraziamento a Thomas Szasz
UWE PETERS, Intervento
PETER DÜSBERG, La questione cancro
ARMANDO VERDIGLIONE, ALDO GERBINO e MATJAŽ POTRČ, Interventi
ROBERTO PANICHI, Dopo l'atlante del corpo
ARMANDO VERDIGLIONE, Intervento
Terza giornata
ARMANDO VERDIGLIONE, Per concludere
EMILIO FONTELA, Un'altra nozione di ricchezza
PIER FRANCESCO PAOLINI, Medicina e humanitas
BACHISIO BANDINU, Su mediu
AUGUSTO PONZIO, Sintomo e linguaggio
SUSAN PETRILLI, Semeiotica medica e semioetica
LUCIANO PONZIO, Visione artistica e affrancamento dal mondo degli oggetti
ARMANDO VERDIGLIONE, ROBERTO CESTARI e ALDO GERBINO, Interventi
GIORGIO BOSCO, Anche sant'Agostino lodava la pace
ARMANDO VERDIGLIONE e THOMAS SZASZ, Interventi
ALESSANDRA TAMBURINI, Nota al libro di Thomas Szasz
MARTTI SIIRALA, Inesorabile cogito cartesiano
UWE PETERS, Le discipline umanistiche in psichiatria
MATJAŽ POTRČ, Esprit de géométrie, esprit de finesse
OVE PETERSEN, La vita non umana
CLAUS KÖHNLEIN, Le malattie inventate
DAVID RASNICK, Un nome nuovo per vecchie malattie
GIANCARLO MENGOLI, Quando il potere si fa medico
ALBERTO LECCO, Nostalgia o sense of guild di una professione abbandonata
PAOLO PONTIGGIA, Farsi curare in ospedale, oggi
RUGGERO CHINAGLIA, La medicina originaria e la cura
MARIELLA BORRACCINO, Il respiro
ANNA SPADAFORA, Il medico come statuto intellettuale
SERGIO DALLA VAL, Il valore dell'humanitas
CARLO MARCHETTI, La medicina della parola e la qualità della vita
FANCHETTE KUNZ, RODRIGUE SAUTEBIN e CRISTINA FRUA DE ANGELI, Interventi
ELISABETTA COSTA, Domenica
ERIK BATTISTON, Finalmente, la mia terra e Dei nostri millenni
ANTONIO SACCÀ, Lampi
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